Oggi un elegante relais di campagna, la zona di Borgo Pignano fu colonizzata per la prima volta in epoca etrusca.
Le grandi pietre portate qui oltre 2.500 anni fa e che oggi formano la base della chiesa, della villa e di alcuni muri periferici rappresentano le vestigia dei millenni passati. Il primo documento ufficiale che testimonia l'esistenza di Borgo Pignano risale al 1139, poco prima che iniziassero i lavori di San Bartolomeo Apostolo, la piccola chiesa al centro della tenuta.
Nel 1214, l'Ordine di Sant'Antonio creò un ospedale in questo luogo, ma non fu completato fino al 1246 a causa di faide locali. L'ospedale è rimasto in funzione per oltre duecento anni.
Il territorio toscano è stato teatro di violente dispute fra famiglie rivali per diverse centinaia di anni e fu solo alla fine del XVII secolo che la provincia conobbe un po' di pace.
Fu allora che la famiglia Incontri acquistò la proprietà e il marchese Ludovico, il cui nome è iscritto all'esterno della villa principale, trasformò Borgo Pignano da semplice cascina a grandiosa dimora.
Fu lui a effettuare le principali modifiche architettoniche che conferirono alla villa e agli edifici circostanti la forma attuale.
Come altre grandi tenute italiane, il mantenimento di Borgo Pignano dipendeva dagli affitti pagati dagli agricoltori e oggi i libri contabili, diligentemente tenuti con un'attenta scrittura gotica, offrono uno scorcio della vita frugale delle famiglie contadine.
La tenuta sopravvisse al secondo conflitto mondiale in gran parte incolume, sebbene i danni delle bombe siano ancora visibili sulle pareti della chiesa. Borgo Pignano fu liberato dall'esercito americano nel luglio del 1944.
Durante gli anni '50, la comunità locale, che prima del 1939 era composta da un centinaio persone, si ridusse lentamente con il crescente ritmo dell'industrializzazione italiana.
Il Borgo passò di mano in mano fino a quando, circa 25 anni fa, gli attuali proprietari intrapresero un attento lavoro di restauro degli edifici e di rinnovamento dei giardini e dei terreni circostanti.
Il loro intento era quello di creare un mondo privato che riflettesse i loro interessi: attività ricreative all'aria aperta, arte, letteratura, sana alimentazione, una predilezione per i veicoli italiani d'epoca e la sostenibilità, com'è evidente in tutto il Borgo.
Oggi Borgo Pignano è più confortevole e produttivo che mai e attrae ospiti alla ricerca di un'atmosfera dove tweet e messaggi sembrano lontani e l'uso dei telefoni cellulari negli spazi comuni è gentilmente sconsigliato.